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domenica 17 gennaio 2010

Uomini morti non sono amici di uomini vivi e non danno regali




Nascosti nelle foreste di Gondor ci sono anche gli Uomini Selvaggi, discendenti dei primi abitanti umani della Terra di Mezzo. C'erano già prima dell'arrivo degli Elfi e dei Numenoreani e un tempo erano i re di quelle terre.

Ora vivono nascosti ma sanno benissimo quel che gli succede intorno. Si offrono di aiutare Theoden e i suoi a raggiungere la piana del Pelennor evitando un grosso esercito nemico che gli taglierebbe la strada. Non amano gli Orchetti (e chi li ama?) e non hanno armi lucenti per combattere, ma sanno che l'Ombra va fermata. Theoden promette loro grandi regali, ma il loro capo ricorda, con molto buon senso, che se non vincono non potranno ricompensarli. Se invece riescono a levargli dai piedi gli Orchetti, questa sarà una ricompensa più che sufficiente, purché dopo la vittoria li lascino campare in pace.
La loro è una cultura primitiva. Leggendo le poche pagine che gli vengono dedicate tornano in mente le tribù amazzoniche fotografate sul National Geographic. Gente decisamente strana, assai dignitosa e non particolarmente bella per i canoni occidentali. Sono primitivi, se ne trovano benissimo e intendono restarlo. Vogliono solo essere lasciati in pace, e sanno che gli Orchetti non lo faranno. Portano il loro aiuto inaspettato e spariscono nel nulla, lasciando i biondi cavalieri di Rohan a combattere.
Theoden con loro si mostra cortese. Eomer, che gli succederò sul trono, riferisce il loro intervento ad Aragorn Elessar, che una volta insediato sul trono li ricompenserà assegnando loro formalmente le terre che abitano dalla notte dei tempi. Invece di civilizzarli, il nuovo re li lascerà liberi di restare quel che vogliono essere.
Non male, per un inglese nato e cresciuto quando ancora l'Inghilterra aveva un impero ed era convinta di portare la civiltà financo a indiani e cinesi. In effetti in queste poche pagine Tolkien sembra molto avanti rispetto ai suoi tempi.

2 commenti:

Thiliol Calime ha detto...

splendido capitolo e splendidi gli uomini delle montagne e il loro re Ghan Buri Ghan mi è sempre stato particolarmente simpatico, Certo fa uno strano effetto vederlo a fianco di Theoden ma hanno uguale regalità

Murasaki ha detto...

Vero, e anche Theoden ne sembra consapevole. Tratta Ghan da pari a pari, con rispetto ancor più che con cortesia.